Filef Australia – una breve storia
Gli anni ’70 a fianco dei lavoratori italiani e delle loro famiglie.
La Filef, fondata in Italia nel 1967, nel 1972 apre delle sedi in Australia, a Sydney e a Melbourne. All’inizio opera in stretta collaborazione con il Patronato INCA-CGIL. I primi interventi, a fianco dei sindacati australiani, sono a difesa dei diritti sul lavoro, per le pensioni e l’assistenza sanitaria. Nel 1973 viene fondato il quindicinale Nuovo Paese, ancora pubblicato come rivista mensile e disponibile nel nostro sito web. Oltre che sui problemi contingenti dei nostri connazionali, la Filef in quegli anni si impegna contro la guerra nel Vietnam e manifesta assieme al popolo cileno, quello palestinese e altri, dove i diritti umani vengono calpestati. Le sedi della Filef diventano anche centri di formazione culturale, dove si svolgono corsi di ogni genere. Nella seconda parte degli anni ’70 la Filef conduce con successo, coinvolgendo altre organizzazioni di immigrati, una dura e ostinata battaglia per l’introduzione dell’italiano e di altre lingue comunitarie nei programmi scolastici della scuola pubblica. Nel 1978 nasce il Gruppo Musica Popolare “Bella Ciao” battistrada di una serie di gruppi successivi di musica tradizionale.
Gli anni ’80 e la stagione del grande teatro
Per promuovere il mantenimento della lingua italiana ma anche come mezzo di sensibilizzazione sociale e politica, all’inizio degli anni ’80 nasce il Gruppo Teatro Filef, pioniere del teatro bilingue in Australia Il Gruppo produce sei opere inedite in otto anni. Una versione abbreviata di tutti gli spettacoli è visibile nella sezione Filef YouTube del nostro sito. Il successo del Teatro Filef è da attribuire alla presenza di giovani preparati e impegnati culturalmente e politicamente, capaci di interloquire con le istituzioni preposte per i sussidi alle arti e con artisti giovani e creativi. Centinaia di persone, fra cui numerosi alunni di scuola, hanno partecipato in diversi ruoli alle produzioni Filef. Il 1988 è l’anno del Bicentenario, celebrato dai colonizzatori ma bollato come anniversario dell’invasione dagli aborigeni, che reclamano con forza i propri diritti, a cominciare dai diritti alla terra. La Filef si schiera senza esitazione dalla parte dei popoli originali dell’Australia e coordina la coalizione Migrants for Aboriginal Rights, dietro il cui striscione ha marciato con gli attivisti indigeni e i loro sostenitori, il 26 gennaio 1988. Sempre nel 1988, il Teatro Filef mette in scena Storie in Cantiere, che anche tratta dei diritti degli aborigeni. Nello stesso periodo inizia il progetto Vacanzascuola, un’attività volta al mantenimento della lingua, che si svolge durante le vacanze scolastiche. La longevità dell’iniziativa, per oltre 30 anni, è la migliore testimonianza della bontà dell’esclusivo formato e della capacità dei nostri insegnanti e operatori culturali.
Dagli anni ’90 al nuovo Millennio
Alla fine degli anni ’80 all’interno della Filef si afferma una forte attenzione alle problematiche ambientali e di conseguenza al principio generale della crescita sostenibile. Nasce il Movimento Città Verde che si impegna nell’informazione e nell’educazione in materia. Vengono usati tutti i mezzi possibili: radio, giornali e organizzazione di riunioni pubbliche. Sono anche anni di grandi crisi mondiali provocate da guerre, carestie ed egemonia economica di tipo liberista, che provocano le prime grandi ondate di profughi disperati verso i paesi che controllano e gestiscono il cosiddetto ordine mondiale. L’Australia si contraddistingue per la durezza del suo atteggiamento, che arriva a tenere in detenzione a tempo indeterminato i richiedenti asilo, anche i bambini. Anche in questo caso la Filef scende in campo a sostegno dei diritti dei richiedenti asilo e per una politica di maggior apertura anche per le altre categorie di migranti. Un’importante iniziativa culturale di questi anni è la serie di Festival Cinematografici The Weird Mob, tre edizioni dedicate ai registi italo-australiani nel 2005, alla vita di emigrati italiani attorno al mondo nel 2007 e alle comunità immigrate in Italia nel 2009. Lingua e cultura italiana, crescita sostenibile, politica dell’accettazione e della solidarietà assieme al principio irrinunciabile della pace rimangono i temi dell’impegno sociale della Filef.
Nel 2012 la Filef Australia compie 40 anni. Legami più forti con il movimento progressista
Una svolta qualitativa viene con la celebrazione di 40 anni di attivismo Filef in Australia, con due importanti mostre multimediali nel 2012 e 2013, che espongono documenti, manifesti e fotografie di tutte le nostre iniziative, insieme con conferenze e proiezioni cinematografiche. Con il sostegno del Comune di Leichhardt e la della sezione Storia Locale della Biblioteca di Leichhardt, la nostra massiccia collezione di documenti è stata archiviata e digitalizzata ed è ora disponibile in formato universale Trove tramite la Biblioteca stessa e anche dal nostro sito web. La ritrovata consapevolezza della nostra storia passata ha dato rinnovato incoraggiamento a operare in un ambiente sociale mutato es a collegarci con le nuove generazioni. Di grande impatto in questa direzione sono stati i tre concorsi di cortometraggi lanciati dalla Filef, sul tema Il Viaggio-The Journey nel 2014, La Terra-The Land nel 2015 e Inclusion/e nel 2016. I concorsi e gli Short Film Festival che sono seguiti negli stessi anni sono stati il contributo della Filef alle tre edizioni del Double Belonging Festival of Italo-Australian Culture. Questa iniziativa ha collegato la nostra organizzazione con giovani (e meno giovani) cineasti di diverse origini culturali. Negli ultimi anni abbiamo stretto legami più stretti con altri movimenti progressisti nelle aree dei diritti umani, dei profughi e dell’ambiente, partecipando con il nostro striscione tricolore in cortei e manifestazioni in sostegno di tali cause. Il nostro sito web www.filefaustralia.org e la nostra pagina di Facebook sono stati ristrutturati e potenziati includendo materiale storico e di ricerca, video e documenti, oltre a link con le altre Filef e con centinaia di altre organizzazioni dell’emigrazione italiana nel mondo. Con la nuova ondata di immigrazione dall’Italia, uguale in numeri all’immigrazione di massa degli anni ’50 e ’60 ma consistente di persone più giovani e spesso altamente qualificate, la Filef continua a essere presente e disponibile, in linea con il suo statuto, aiutando i nuovi arrivati con sostegno e connessioni nel loro Nuovo Paese.
Filef Australia – A Brief History
The ‘70s; on the side of Italian workers and their families.
Filef was founded in Italy in 1967 and in 1972 opened in Australia, in Sydney and in Melbourne.
At the beginning, Filef operated in close cooperation with pension and welfare agency INCA-CGIL. The early fields of intervention, with the support of the union movement, were in defence of workers’ rights, for pensions and health care.
In 1973 our biweekly Nuovo Paese was founded. Still being published monthly on subscription, is also available from our website. In addition to the current problems of Italian migrants, in those years Filef was active against the draft and the war in Vietnam, and demonstrated on the side of Chilean, Palestinian and other people whose rights were being trampled on. Filef offices also become centres of cultural formation, where courses of all kinds were being held.
In the second half of the 70s, Filef led with success a long fight, involving other migrant organizations, to have Italian and other community languages included in the curriculum of public primary schools. In 1978 the group of folk and political music “Bella Ciao” was born, leading the way to a number of other traditional music groups.
The’ 80s: The great season of bilingual theatre
At the beginning of the 80s, Filef Theatre Group was formed, to promote language maintenance but also to advance social and political awareness. The Theatre Group produced six bilingual plays in eight years. A short version of all of them can be seen on our website, Filef YouTube section. Its unprecedented success is attributed to the presence of young and creative artists, and also of well-prepared young people, capable of applying for cultural grants from government institutions. Hundreds of people, including numerous school children, were involved in Filef theatre productions.
1988 was the Bicentenary year, celebrated by colonizers but seen as an anniversary of the invasion of the invasion by the First People, who forcefully reclaim their rights, starting from the fundamental right to their lands. Filef was instrumental in coordinating the Migrants for Aboriginal Rights coalition and on 26 January 1988 marched behind its banner with Indigenous activists and supporters. Also in 1988, Filef Theatre produced Stories in Construction, which also dealt with Indigenous rights.
In the same period Vacanzascuola was born, our holiday program of Italian full immersion for young children, running during school holidays, and aimed at language maintenance with fun. The longevity of the initiative, over 30 years, is testimony to the ability of our teachers and cultural operators involved in the program and to the special qualities of its format.
From the ‘90s to the new Millennium
Towards the end of the ‘80s, a strong attention developed within Filef towards environmental issues and sustainable growth. Movimento Città Verde was born, with a commitment to information and education about those issues. All available media were employed: SBS and community radio programs, newspapers as well as public meetings.
These were also years of great world crises, caused by wars, famine and liberalist hegemony, giving start to massive waves of desperate refugees towards the same countries that control and manage the world. Australia soon adopted a hard line, going as far as detaining indefinitely asylum seekers, including children. Filef soon became involved in supporting the rights of asylum seekers and a policy of wider openness for other categories of migrants too.
A major initiative in the cultural field has been the series of The Weird Mob Film Festivals three editions devoted to Italo-Australian directors in 2005, to Italian migrant communities around the world in 2007, and then to immigration in Italy in 2009. Italian language and culture, sustainable growth, a policy of acceptance and solidarity, as well as the vital principle of peace, remained the enduring themes of Filef commitment.
In 2012 Filef Australia turns 40, facing the issues of today. Stronger links with Australia’s progressive movement
A qualitative turning point came with the celebration of 40 years of Filef activism in Australia, with two major multimedia exhibitions in 2012 and 2013 featuring documents, posters and photographs of all our initiatives, combined with conferences and film screenings. With the support of Leichhardt Council and of the Local History section of Leichhardt Library, our massive collection of documents was classified and archived. Documents were then digitized and made available in universal Trove format through the Leichhardt Library, accessible from anywhere in the world and also through our website.
The newfound awareness of our past history provided a renewed encouragement to operate in a changed social environment and to link up with younger generations. Of great impact along these lines were the three short film competitions launched by Filef, on the theme Il Viaggio-The Journey , in 2014, La Terra-The Land , in 2015 and Inclusion/e , in 2016. The competitions and the Short Film Festivals that followed were Filef’s contribution to three Double Belonging Festivals of Italo-Australian Culture. This initiative connected our organization with young (and not so young) filmmakers of different cultural background.
Over the last few years, we have developed closer links with other progressive movements in areas of human rights, refugees and the environment, participating regularly with our banner in marches and demonstrations to support those causes.
Our website www.filefaustralia.org and Facebook page have been expanded to include historical and research material, videos and documents, and links with the other Filef and with hundreds of Italian associations operating around the world.
With the new wave of immigration from Italy, equal in numbers to the mass immigration of the 50’s and 60’ but consisting of younger and often highly qualified people, Filef continues to be present and welcoming, in line with its charter, helping the new arrivals with support and connections in the new country, in their Nuovo Paese.